Nicolò Carnesi torna sul palco a presentare “Bellissima Noia”, alla vigilia della Festa. I critici musicali seri direbbero che questo nuovo lavoro dismette l’esplorazione delle galassie stellari, con gli echi alla “no time no space” che avevano caratterizzato il precedente, per concentrarsi sulla galassia dell’animo umano. Io ho apprezzato la grazia timida con cui ha eseguito i pezzi, la cura sartoriale nel cucire testi incisivi e pregnanti a melodie studiatamente più leggere. Con la delicata “numeri”, in cui la matematica è un’opinione non condivisibile, il viaggio necessario ed irrisolto de la “rotazione”, la “moleskine” su cui ogni tanto anch’io gioco con le parole, “il colpo” con scimmie, programmi elettorali fasulli e iPod con i Rolling Stones, tutte “galassie nell’armadio” accoglienti nelle quali nascondersi dalla realtà.
Ottima l’intesa con i musicisti, con cui condivide intermezzi musicali potentissimi ed un gusto sobrio e delicato nella scelta delle camicie.
Nicolò Carnesi, una conferma.
Sara Di Bella
Nicolò Carnesi, Retronouveau, 23/12/2016
foto di Francesco Algeri