Nulla due volte accade
Né accadrà. Per tal ragione
Nasciamo senza esperienza,
moriamo senza assuefazione.Non c’è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti,
né due sguardi tali e quali.(W. Szymborska, Nulla due volte accade)
Ad una stessa azione a volte non corrisponde la stessa reazione.
Si rilegge lo stesso libro, si ascolta la stessa canzone più e più volte, si rivede un panorama, un luogo o uno spettacolo e ciò che resta è un’esperienza diversa, perché la meravigliosa complessità dei dettagli non si svela tutta in una volta, per fortuna.
Ieri sera ho rivisto i Kamikaze per (credo) la terza volta ed il loro omaggio intelligente ed intenso a Lucio Dalla si è vestito di nuove suggestioni.
Il testo di Stella di mare ascoltato su una barca pied-à-terre è tutta un’altra storia: per circa tre minuti e mezzo le stelle della notte sembravano ai nostri piedi e c’era la sensazione di essere meglio di quello che vedi su una nave che non naviga, ma vola!
Piazza Grande con la sua descrizione di una solitudine apparente ha assunto toni più dolci, così come l’ultima luna con il suo simbolismo feroce ha avuto tratti più intensi.
Quando siamo arrivati ai quattro passi di mambo, gli ossimori del testo erano forti più del solito ed il cuore ad imbuto della traditrice di turno era minacciosissimo.
Futura e la sua alba di speranza era luminosissima, la sera dei miracoli sempre più dolce, più di una malvasia salinota.
C’erano tutte queste differenze, ma Antonio e David erano bravissimi uguale, anzi, forse un po’ di più.
Sara Di Bella
18/08/2018
Kamikaze, Lucio Dalla Tribute, Sulla rotta di Ulisse